Da Einstein e PopArt lo spunto per il secondo murale di Tina


Scritto da gea-staff
pubblicato il 14/02/2017
Autore: Tina Loiodice
Categoria: street-art
Letture: 847 ( Aggiornato il: 19/04/2024 21:05 )
street-art
Credits:

L'opera murale è stata dipinta dall'artista romana Tina Loiodice per il Castel Gandolfo Street Art Festival (Novembre e Dicembre 2016), un evento organizzato da Arte e Città a Colori di Franco Galvano su iniziativa del Comune e con la collaborazione del Country Club Castelgandolfo, l’Associazione Culturale Progetti Smarriti e il supporto di FARE Castelli.

Il secondo intervento programmato ha ridato lustro ad un lato del sottopasso Chateauneuf du pape che collega il piazzale del Terminal Bus con la villa papale (Castel Gandolfo).


L'artista Tina Loiodice ha incentrato l'opera sul tema dell'infanzia con un contorno Pop-Art e una nota citazione di Albert Einstein
"Non c’è a questo mondo grande scoperta o progresso che tenga, fintanto che ci sarà anche un solo bambino triste". 

Ma scopriamo meglio l'opera attraverso le parole della stessa artista.

Come è iniziata la tua esperienza al Castel Gandolfo Street Art Festival?
<< Sono stata invitata da Franco Galvano con cui avevo già collaborato realizzando la Stazione FS Giustiniana per il progetto Arte in Stazione e Città a Colori e che mi ha voluta anche in questo nuovo progetto a Castel Gandolfo. >>

Hai effettuato tre interventi, di cui due nella pensilina del Terminal Bus e una nel sottopasso che porta alla Villa papale. Hai dato un titolo alle tue opere?
<< No, non hanno titoli ma sono tappe di un racconto fatto di storie che amo raccontare nei miei muri che parlano di bambini e donne dei nostri tempi. >>

In quest'opera cosa hai voluto rappresentare?
<< Il tema è tutto esposto nella frase di Einstein che si può leggere sul muro a destra del volto di bimba che in sintesi recita: "Non ci sarà progresso che tenga finchè ci sarà anche solo un bimbo triste". Nel contesto colorato da fiori variopinti ed arcobaleno, la tristezza della bimba non passa inosservata. >>

In quanto tempo l'hai realizzata?
<< Per completarla ho impegnato 4 giorni, per la dimensione e la particolare ed elaborata superficie su cui insiste il volto di bimba. >>

Quale tecnica hai usato?
<< La tecnica è la classica pittura a pennello con colori ad acqua. Non uso bombolette o meglio non le ho ancora usate, ma ho in progetto di provarle perchè è una tecnica che mi intriga.  >>

Cosa ti ha colpito e/o emozionata di più durante l'intervento?
<< L'incontro con Paolo una sera nel sottopasso. >>

Un incontro ..
<< ... con una forte, tenera e triste storia ora immortalata per sempre in uno dei fiori del sottopasso: Miriam.  >>

Cioè?
<< Una sera, mentre dipingevo, si è fermato un giovane uomo, Paolo, con cui ho iniziato a parlare. Mi ha raccontato la sua storia e mi sono commossa quando mi ha chiesto di dipingere il ritratto della sua giovane compagna volata in cielo troppo presto. Ovviamente ho accettato e ho dipinto Miriam in uno dei fiori all'interno del murale. Da quel giorno questa giovane ragazza è lì per lui e per tutti coloro che l'hanno conosciuta ed amata..  >>

Non nascondo che avevo notato quel viso dipinto nel fiore, ed ora è tutto più chiaro. Un fiore, un nome, una storia: Miriam. Il bello della streetart, secondo il mio modestissimo parere, è anche questo: il rapporto con l'ambiente e la gente, un'interazione che può mescolarsi e fondersi con l'estro dell'artista.
Tornando alla nostra intervista ...

Come ha reagito la gente mentre dipingevi?
<< Con entusiasmo e partecipazione crescente man mano che il lavoro avanzava e prendeva forma.  >>

Se ti dovessimo chiedere un tuo commento sull'iniziativa?
<< Il progetto nato dalla collaborazione di noi artisti con i direttori artistici Alan Bianchi e Simona Albani dell'associazione Progetti Smarriti, è stato piacevole e gratificante ed il risultato finale, fedele al progetto, è a mio avviso superiore alle aspettative perchè abbiamo lavorato e fatto squadra per raggiungerlo. >>

Hai qualche ringraziamento particolare?
<< Oltre, ovviamente, agli organizzatori, associazioni e sponsor vorrei ringraziare tutte le persone di Castello che ci hanno accolto con stima e ci hanno offerto ospitalità e sostegno, tra cui: l'albergo Castel Vecchio che mi ha ospitata e la sua sensibile proprietaria, tutti i ristoratori che ci hanno coccolati e il bar del chiosco che mi portava il cappuccino. Un grazie anche al geometra del Comune, sempre disponibile .. >>

Per concludere: i tuoi progetti futuri? Dove possiamo vedere, prossimamente, Tina?
<< Tanti progetti, a breve inizierò un muro per il secondo step all'interno della Stazione Metro San Giovanni e ho pronto il bozzetto per un muro a Roma molto particolare a cui tengo molto e che spero non trovi ostacoli alla sua realizzazione. Poi continuo a curare gli eventi della mia Galleria-Atelier Spazio40 in via dell'Arco di San Calisto 40 a Trastevere , dove spero veniate a trovarmi. >>


Cosa altro aggiungere.. in bocca al lupo Tina e grazie per la tua disponibilità. Al prossimo lavoro!





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Riferimenti /Ringraziamenti

Tina Loiodice
Galleria D'Arte - Spazio 40 - Facebook
Galleria D'Arte - Spazio 40 - Website



Visualizza il primo intervento dell'artista per il Festival: Transizione dall'infanzia alla maturità - Castel Gandolfo.

Se vuoi conoscere i dettagli dell'iniziativa artistica leggi la traccia su Castel Gandolfo Street Art Festival.



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Se in zona sono previste visite guidate "autorizzate" vi consiglio vivamente di prenotarle per una full immersion fra colori, informazioni e curiosità (alcune volte trovate i loro banner in questa pagina).
La maggior parte delle associazioni investono le quote dei biglietti per finanziare e sostenere ulteriori progetti di riqualificazione artistica urbana.
Quindi, approfittatene!

PS: Ovviamente non dimenticatevi di seguire l'artista o chiedere ulteriori dettagli e/o curiosità direttamente a lui! >>
Diego Magrì (gea-staff)
 
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